Normative UE nella gestione flotte: implicazioni per le aziende italiane
In che misura le normative UE influenzano la nostra gestione flotte? Quali sono le implicazioni della legislazione europea per le aziende italiane? Vediamolo insieme.
Introduzione
Nell’articolo precedente, abbiamo analizzato la legislazione italiana sulla gestione dei parchi auto. Parlando però di Europa, alcune domande sorgono spontanee:
- in che misura le normative UE influenzano la nostra gestione flotte?
- Quali sono le implicazioni della legislazione europea sulle aziende italiane?
Vediamolo in dettaglio.
La legislazione europea: sostenibilità e sicurezza
La legislazione europea che regola la gestione delle flotte in vigore nel 2024 riguarda soprattutto:
- la sostenibilità e le emissioni di CO2,
- la scatola nera e l’EDR,
- il cronotachigrafo per i mezzi pesanti.
I concetti chiave che muovono le normative europee sono dunque quelli di:
- sostenibilità,
- sicurezza.
Sostenibilità ed emissioni di CO2
L’Europa:
- è orientata alla sostenibilità delle flotte,
- prevede un futuro con “zero emissioni nette” entro il 2035,
- ha stilato e sta preparando una serie di piani legislativi che regolano le aziende in materia di sostenibilità, quali il Green Deal.
Questi piani, secondo il Consiglio Europeo, prevedono che:
- le aziende si assumano un “dovere di diligenza”, ossia si impegnino a operare secondo un piano sostenibile sulla linea degli accordi di Parigi (pena, ingenti sanzioni),
- le aziende si impegnino a dichiarare la propria “rendicontazione di sostenibilità” (pena, ingenti sanzioni).
Questi due impegni dovrebbero essere posticipati, nella loro effettività, al 30/06/2026, secondo quanto stabilito da Consiglio e Parlamento Europei.
Nel frattempo, per avere risposte precise alle domande sulla svolta green europea, l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) ha fornito una serie di spiegazioni dettagliate su tutta la prima serie di ESRS (European Sustainability Reporting Standards).
La scatola nera e l’EDR
Un esempio di telematica applicata alla flotta sono le black box o scatole nere, dispositivi necessari:
- per la sicurezza,
- per ottimizzare i costi e i consumi,
- per gestire la flotta.
La normativa prevede che:
- dal 6 luglio 2022 sia presente la black box (scatola nera) nella forma di EDR (Event Data Recorder) sui nuovi veicoli affinché abbiano omologazione UE,
- dal 7 luglio 2024 sulle nuove immatricolazioni,
- dal 2029 anche sui mezzi pesanti.
Quindi, dal 7 luglio 2024 (e successivamente dal 2029 per i mezzi pesanti):
- sarà obbligatoria la presenza, sulle nuove immatricolazioni, di un EDR,
- l’EDR è differente dalla Black Box che si monta sui veicoli per questioni assicurative,
- questo dispositivo servirà per analizzare la frequenza dei sinistri su strada al fine di incrementare la sicurezza,
- l’EDR trasmette infatti dati importanti sullo stato del mezzo prima, durante e dopo il sinistro.
Il cronotachigrafo
Il cronotachigrafo, che per legge viene installato obbligatoriamente sui veicoli adibiti al trasporto di cose di peso complessivo superiore alle 3,5 tonnellate – dal 2026, superiore alle 2,5tonnellate:
- indica i tempi di guida effettuati e quelli rimanenti,
- dà notifica delle soste,
- dà conto dei pedaggi corrisposti.
Un controllo capillare di questi dati consente al fleet manager di:
- ottimizzare le tempistiche per le consegne,
- rispettare la normativa vigente,
- controllare i percorsi e il loro costo,
- dunque, di risparmiare considerevolmente in termini di efficienza nei confronti dei clienti, di tempo, e di denaro.