I consumi delle auto elettriche: si risparmia davvero?
Prendiamo in considerazione i consumi (dichiarati e reali) delle auto elettriche e vediamo se siano davvero vantaggiosi per gli acquirenti.
Introduzione
Gli elementi di valutazione determinanti quando ci si accinge all’acquisto di un veicolo elettrico sono:
- l’efficienza,
- l’autonomia,
- i consumi.
Vediamo allora, in dettaglio, le loro caratteristiche e come si possano calcolare.
L’efficienza delle auto elettriche
L’efficienza è la quantità di energia impiegata per percorrere un determinato numero di chilometri.
Più la batteria dell’auto è efficiente, meno consuma.
Affinché essa sia efficiente, occorre che il veicolo:
- funzioni a livelli termici ideali (le temperature ideali per l’utilizzo della batteria sono specificate sul libretto dell’auto fornito dal produttore),
- sia utilizzato in maniera ottimale a livello di guida e di stress a cui la batteria viene sottoposta.
L’autonomia delle auto elettriche
L’autonomia indica la capacità di un veicolo di percorrere un determinato numero di chilometri con una ricarica. A seconda della capacità della batteria, dunque, la vettura avrà un’autonomia maggiore o minore. Vediamo i dati in dettaglio, seguendo quelli proposti da uno studio di City-Rent:
- per una batteria da 45 kWh, si avrà un'autonomia che oscilla tra i 230 e i 330 km;
- per una batteria da 58 kWh, l'autonomia varierà tra i 300 e i 420 km;
- per una batteria di 77 kWh, si avrà un'autonomia compresa tra i 390 e i 550 km;
- esistono addirittura modelli, come la Tesla Model S Plaid, che possono arrivare anche a 600 km di autonomia, o la Tesla Model 3, che arriva ai 602km,
- e modelli molto piccoli con autonomia che si aggira sui 100 km o meno.
Il livello di autonomia delle auto elettriche è un punto cruciale su cui i costruttori lavorano alacremente. Esso, infatti, negli anni, sta subendo una crescita notevole, essendo il punto di maggior interesse per gli acquirenti.
I consumi delle auto elettriche
Tenendo conto:
- della percorrenza media annua per individuo nel nostro paese,
- del costo medio del carburante,
- delle ricariche elettriche (con wallbox domestica o da colonnine pubbliche),
è emerso quanto segue.
In media, all’anno:
- per un’auto endotermica si spendono 1.840 euro di combustibile;
- per un’auto elettrica con ricarica da wallbox domestica, 540 euro;
- per un’auto elettrica con ricarica da colonnina pubblica, 1.200 euro.
In linea generale, quindi, la scelta più conveniente sarebbe quella che ricade:
- sui modelli full-electric con acquisto di wallbox domestica, la quale consentirebbe un abbattimento notevole dei costi sulla ricarica e dunque un’ammortizzazione del costo in esubero rispetto alla versione endotermica con una percorrenza di meno chilometri.
- La spesa può poi ridursi in modo ancor più importante se si possiede un impianto fotovoltaico domestico: con l'energia accumulata si potrà ricaricare il veicolo quasi a costo zero.
- E consideriamo gli attuali incentivi statali destinati all’acquisto di veicoli puramente elettrici (e ibridi), l’Ecobonus: per l’acquisto di auto full-electric con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20g/km, sono previsti 5.000 euro con rottamazione di vecchio veicolo, e 2.000 senza rottamazione (tetto massimo di spesa, 42.700 euro).
A fronte, dunque, di una spesa importante per l’acquisto del veicolo, si può fare affidamento su un ipotetico contenimento dei costi legati ai consumi.
Ma il consumo delle auto elettriche dipende comunque da numerosi fattori che vanno tenuti in considerazione:
- il prezzo dell’energia elettrica,
- lo stile di guida,
- il contesto di utilizzo (urbano o extra-urbano),
- il peso del veicolo,
- la pressione degli pneumatici,
- la capacità della batteria,
- il recupero della batteria in fase di frenata e decelerazione,
- la temperatura esterna,
- l’accensione di riscaldamento e/o climatizzatore.
Il prezzo dell’elettricità
Il prezzo crescente dell’elettricità, purtroppo, sta di nuovo incidendo in maniera drammatica sui consumi delle auto elettriche.
È vero che ARERA, a inizio 2023, ha dichiarato che:
- «Con il calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici e l’attuazione da parte di ARERA degli interventi del Governo contenuti nella legge Bilancio, per il primo trimestre del 2023 il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela si riduce del -19,5%».
Ma ha anche aggiunto che:
- «la variazione percentuale pur marcata del costo dell’energia elettrica non deve spingere a conclusioni affrettate, perché i mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità, la stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti».
Quindi, sebbene un iniziale entusiasmo, è bene mantenere i piedi ben saldi a terra e attendere gli sviluppi del mercato globale, perché il prezzo sta tornando a salire, portando così pesanti rincari sulla mobilità elettrica.
Lo stile di guida
Il driver di auto elettrica dovrebbe:
- evitare uno stile di guida troppo aggressivo, con pressione violenta e improvvisa sull’acceleratore, perché lo scatto fulmineo sottopone la batteria a scarica violenta e la surriscalda in maniera non sana.
La guida urbana o extra-urbana/La frenata rigenerativa
A seconda che si percorrano più chilometri su tratti urbani (continue frenate/accelerazioni/decelerazioni) o su strade extraurbane (guida più fluida e uniforme), si avranno maggiori o minori consumi. Nel primo caso, infatti, si potrà sfruttare lo spunto di ricarica del motore in fase di frenata e decelerazione, la cosiddetta frenata rigenerativa e contenere i consumi.
Il peso del veicolo
Maggiore sarà il peso del veicolo, più significativi saranno i suoi consumi.
La pressione degli pneumatici
Se la vettura procede con pneumatici a una pressione non ideale, aumenterà la sua resistenza all’avanzamento e, di conseguenza, il consumo di energia.
La capacità della batteria
Più estesa è la capacità della batteria, più energia servirà per ricaricarla, anche se, per contro, avrà poi maggiore autonomia.
La temperatura esterna
Il veicolo elettrico deve muoversi in condizioni di temperatura ottimali, perché i climi estremi sono fonte di grande stress per la batteria.
L’accensione di riscaldamento e/o climatizzatore
L’utilizzo del riscaldamento, così come quello del climatizzatore, aumenta vertiginosamente il consumo di energia del veicolo.
I consumi dichiarati dai produttori sono veritieri?
In fase di acquisto di un veicolo elettrico ci si chiede quanto siano realistici i consumi dichiarati dai produttori.
A questo proposito, per tutelare gli acquirenti, esiste l’obbligo, da parte dei costruttori, di dichiarare consumi e autonomia secondo un ciclo di omologazione standardizzato:
- in passato si trattava del ciclo NEDC (New European Driving Cycle),
- oggi del ciclo WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicles Test Procedures).
Il NEDC (New European Driving Cycle)
Il ciclo di guida standardizzato NEDC era:
- un esercizio di laboratorio che si applicava a tutte le auto e a tutti i veicoli commerciali leggeri;
- è stato introdotto dall’Unione Europea nel 1992 per misurare il consumo di carburante e le specifiche emissioni dei veicoli e fornire così valori e risultati comparabili ai potenziali acquirenti.
- Purtroppo forniva risultati lontani da quelli reali, legati all'utilizzo dei veicoli su strada.
- È stato dunque sostituito dal WLTP.
Il WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicles Test Procedures)
Il ciclo WLTP ha sostituito il NEDC per fornire agli acquirenti valori di autonomia e di consumi dichiarati più vicini a quelli reali. Rispetto al NEDC, il WLTP:
- sfrutta velocità più elevate (fino a 135 km/h e una velocità media complessiva più alta),
- è più dinamico,
- tiene in maggior conto il peso reale dell'auto.
Anche il WLTC resta comunque un test di laboratorio, però offre ai clienti la possibilità di confrontare autonomia e consumo più vicini a quelli reali, sia tra i modelli della stessa casa automobilistica, che tra auto di marche diverse.
In generale, a un migliore consumo WLTP corrisponde un miglior consumo reale.
Conclusioni
Alla luce di tutte le considerazioni sin qui esplicitate, dunque, le auto elettriche consentono un significativo risparmio sui consumi rispetto alle auto endotermiche se:
- si verificano tutte le condizioni ideali di utilizzo dei veicoli stessi;
- il prezzo dell’energia elettrica resta contenuto a livello globale.
In caso contrario:
- i consumi dell’elettrico potrebbero non essere ancora competitivi rispetto a quelli dell’endotermico, che, tutto sommato, consente comunque ancora di risparmiare, a fronte di condizioni di utilizzo dell’elettrico non sempre ideali.