Fringe benefit: le novità del 2024
I fringe benefit, parte della politica di welfare dell’azienda, finiscono nella busta paga dei dipendenti e vengono tassati. In che misura? Secondo quali criteri? Quali saranno le novità per la tassazione nel 2024? Vediamolo insieme.
I fringe benefit, parte della politica di welfare dell’azienda, finiscono nella busta paga dei dipendenti e vengono tassati. In che misura? Secondo quali criteri? Quali saranno le novità per la tassazione nel 2024? Vediamolo insieme.
Che cosa sono i fringe benefit?
I fringe benefit:
- sono benefici secondari, accessori, sono “qualcosa in più” che il datore di lavoro offre al dipendente (fringe, in inglese, indica il margine, il bordo, l’ulteriore, il secondario) in maniera del tutto volontaria,
- non sono un obbligo aziendale,
- sono una forma di retribuzione – elargita dall’azienda al lavoratore – che affianca e completa quella tradizionale, è il cosiddetto «compenso in natura», sono beni e servizi che l’impresa concede (per scelta autonoma o concordata) ai dipendenti,
- fanno parte del piano di welfare dell’azienda,
- hanno proprio lo scopo di gratificare i collaboratori per la bontà del lavoro svolto e di motivarli affinché operino sempre meglio,
- sono un incentivo mirato a soddisfare, a donare benessere, e a incoraggiare i propri salariati,
- esistono per legge (articolo 2099 comma 3 del Codice Civile).
Ne esistono di diversi tipi, coprono numerosissimi aspetti, perché sono estremamente personalizzabili, a seconda delle inclinazioni e delle necessità dei destinatari.
Vediamo allora, in questo articolo:
- i tipi di fringe benefit,
- l’auto aziendale come fringe benefit,
- la tassazione dell’auto aziendale come fringe benefit,
- l’importanza del fringe benefit e la spiccata tendenza verso le auto ibride ed elettriche,
- le novità sui fringe benefit per il 2024,
- come calcolare il fringe benefit con il software di Avrios,
- i vantaggi del calcolo con il software di Avrios.
I tipi di fringe benefit
Esistono numerosi tipi di fringe benefit:
- servizio mensa (aziendale, convenzionata, luoghi di ristorazione convenzionati vicini alla sede aziendale,…),
- buoni pasto (anche per la pausa pranzo in smart-working),
- telefono/pc/tablet,
- polizze assicurative,
- cassa sanitaria,
- supporto per mutui/finanziamenti,
- buoni scuola,
- sconti/convenzioni,
- auto aziendale,
- e così via.
Vediamo, nello specifico:
- i dettagli legati alle auto aziendali come fringe,
- le novità sulla tassazione del 2024 volute dal governo attuale.
L’auto aziendale come fringe benefit
Tra i fringe benefit prediletti dai dipendenti, accanto ai buoni pasto, ecco proprio l’auto, la quale può essere concessa (come nella maggior parte dei casi) a uso promiscuo (sia per scopi lavorativi che personali, nel caso in cui il veicolo sia a noleggio o in leasing) oppure a uso personale (quando il mezzo è di proprietà dell’azienda).
Per i lavoratori, poter usufruire di un’auto in questa chiave è altamente vantaggioso perché:
- non devono accollarsi le spese dell’acquisto/noleggio del veicolo,
- non si occupano delle spese di manutenzione,
- non devono pensare all’assicurazione, al bollo, al carburante (se presente carta carburante fornita dalla compagnia),
- utilizzano il mezzo per spostamenti legati al lavoro durante la settimana,
- sfruttano il veicolo per le proprie necessità nel tempo che eccede rispetto a quello lavorativo.
Tuttavia, pur essendo un servizio che agevola e motiva il dipendente, non è del tutto gratuito, proprio perché si somma al suo reddito. Sull’auto aziendale come fringe benefit grava dunque una forma di tassazione regolata dall’Art. 51 del T.U.I.R. (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Cerchiamo di capirne i risvolti.
La tassazione dell’auto aziendale come fringe benefit
Entrando, l’auto aziendale, a far parte – in qualità di fringe benefit – del reddito del dipendente, essa viene tassata. Ma in che modo?
- Per gli accordi sulla concessione dell’auto come fringe benefit presi prima dell’1 luglio 2020, la tassazione si basa sulle tabelle chilometriche Aci (si tratta di tabelle pubblicate annualmente sulla Gazzetta Ufficiale. Vi si trovano i valori per tutti i veicoli esistenti sul mercato, suddivisi per tipologia, per motorizzazione e per il loro essere in produzione o meno): «è considerato reddito del dipendente il 30% del costo che deriva dal percorrere quindicimila chilometri in un anno con quel determinato tipo di automobile», recita la normativa.
- Per gli accordi sulla concessione dell’auto come fringe benefit presi a partire dall’1 luglio 2020, invece, la tassazione dei veicoli a uso promiscuo è inversamente proporzionale al livello di emissioni dell’automobile in questione (più inquinano, più costano ai dipendenti).
- Per i contratti stipulati dall’1 gennaio 2021, inoltre, grazie a un emendamento al Decreto Sostegni-bis, cambiano le soglie di pagamento, si allargano leggermente le maglie: se prima, ad esempio, la tassazione era del 30% alla luce di emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 160 g/km, ora quel 30% comprende veicoli con emissioni tra i 61 e i 190g/km. Per emissioni tra 191 e 230 g/km diventa del 50%, e sopra i 230 g/km, è del 60%. La soglia resta invece immutata per la tassazione del 25% (veicoli con emissioni tra 0 e 60 g/km).
Considerando quindi che, più il veicolo inquina più viene tassato (in linea con la svolta green europea), i mezzi ibridi ed elettrici sono sicuramente i favoriti nella scelta dei dipendenti.
Fringe benefit: le novità del 2024
Il governo attuale ha modificato, con la Legge di Bilancio 2024, le soglie di tassazione dei fringe benefit in busta paga dal 1' gennaio 2024:
- per i lavoratori dipendenti senza figli a carico, il tetto del valore dei benefit non tassati in busta paga sale da 258,23 a 1.000 euro all'anno;
- per i lavoratori dipendenti con figli a carico, il tetto del valore dei benefit non tassati in busta paga scende da 3.000 a 2.000 euro all'anno;
- in ciascuna famiglia, però, i benefit dei due coniugi saranno cumulabili, quindi sia il marito che la moglie avranno la possibilità di percepire, ciascuno, i propri benefit.
Come risultano i fringe benefit in busta paga?
Per comprendere, a livello pratico, come i fringe benefit possano risultare nella busta paga del dipendente, ci rifaremo a uno studio approfondito di IPSOA,
Caso 1: dipendente con figli a carico
Nel 2023, il fringe benefit è stato pari a 3.000 euro (non tassati).
Nel 2024, se il fringe benefit sarà ancora di 3.000 euro:
- 2.000 euro non verranno tassati (secondo la nuova Legge di Bilancio)
- 1.000 euro verranno tassati.
Al dirigente questo costerà circa 280 euro, mentre al dipendente circa 270, con IRPEF al 24% e INPS al 3,19%.
Caso 2: dipendente senza figli a carico
Nel 2023, il fringe benefit è stato pari a 1.000 euro (tassati).
Nel 2024, se il fringe benefit sarà ancora di 1.000 euro, ma non verranno tassati
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Come calcolare il fringe benefit con il software di Avrios?
Con il software di Avrios, il calcolo si fa estremamente semplice e rapido, grazie all’automatizzazione che la piattaforma offre:
- le informazioni sulle emissioni vengono estrapolate tramite il numero di telaio, che è identificativo per ciascuna vettura. (Dal numero di telaio si ricavano infatti informazioni molto dettagliate su tutti gli aspetti del veicolo: colore carrozzeria, combustibile, tipo di cambio, configurazione, equipaggiamento, consumi, emissioni, …).
- È bene, comunque, operare un doppio controllo, perché a volte il solo numero di telaio non basta (questo accade se, ad esempio, il costruttore non ha dichiarato tutti i dati relativi alle emissioni con estrema precisione).
- Si caricherà, dunque, sulla piattaforma del software, anche il libretto del veicolo, che, sulla seconda pagina, al numero v.7, reca la specifica sulle emissioni della vettura.
- Una volta noto, con precisione, il volume delle emissioni in grammi al chilometro, il software individuerà in autonomia, in pochi secondi, la classe di tassazione in cui inserire il veicolo concesso come fringe benefit al dipendente, in base agli aggiornamenti dei parametri operati dalla legge e dalle tabelle Aci e la proporrà già divisa nelle 12 mensilità.
- Nel momento in cui si volesse avere il calcolo per l’anno successivo, poi, appena le nuove tabelle Aci saranno disponibili, Avrios, in autonomia, preparerà (sempre in pochi secondi) la cifra e la renderà disponibile accanto a quella passata, così che il fleet manager possa confrontarle direttamente.
I vantaggi del calcolo del fringe benefit con Avrios
Il software Avrios, dunque, grazie all’automatizzazione dei processi, consente:
- di calcolare la tassazione dell’auto come fringe benefit in maniera rapida e sicura per l'anno in corso e per il successivo,
- di escludere qualsiasi tipo di errore (legato invece al calcolo manuale),
- di avere un enorme risparmio in termini di tempo (e, di conseguenza, di denaro per l’azienda).