Auto elettrica aziendale: come promuoverne l'uso tra i dipendenti
Vediamo quali strategie l'azienda possa adottare per promuovere l'uso di auto elettriche tra i dipendenti che sono ancora restii.
Introduzione
Quello del passaggio all’elettrico è oggi un argomento chiave che riguarda ogni flotta aziendale.
Le direttive europee sono orientate verso la sostenibilità (il Green Deal, ad esempio, prevede «zero emissioni nette entro il 2035») e i parchi auto guardano in maniera decisa all’elettrificazione, quindi all’inclusione di un via via crescente numero di veicoli elettrici (EV) e ibridi (PHEV).
La transizione comporta dei vantaggi e delle difficoltà. Queste ultime, unite a scarsa informazione in materia, comportano una resistenza dei dipendenti all’utilizzo dei veicoli green.
Ecco perché promuovere l’uso dell'auto elettrica tra i dipendenti, da parte dell’azienda, è davvero importante.
Le difficoltà nell'uso dell'auto elettrica percepite dai dipendenti
Gli svantaggi per i dipendenti
I dipendenti non sono ancora sicuri sul passaggio all’elettrico e dunque spesso preferiscono non scegliere veicoli green perché non ne conoscono appieno i vantaggi e ne percepiscono le difficoltà:
- sul territorio sono presenti poche colonnine di ricarica. Il nostro Paese non dispone ancora, ad oggi, di una fitta rete di infrastrutture di ricarica. Questo fa sì che gli autisti non siano tranquilli durante gli spostamenti lunghi dei mezzi della propria flotta, preoccupati di restare senza energia in zone non servite da colonnine,
- occorrono tempi lunghi per ricaricare. Attualmente, per ricaricare completamente una vettura elettrica presso un impianto tradizionale occorrono circa otto ore. Ecco perché è bene lasciare il mezzo in carica durante la notte, al fine di ritrovarlo operativo al mattino,
- l’autonomia media di un veicolo totalmente elettrico è, ad oggi, in media di circa 290 km. Si pensa dunque che garantisca gli spostamenti cittadini, ma non consenta di effettuare tratte lunghe, se non interrompendole per fare “rifornimento”,
- i tempi di consegna di molte auto elettriche sono lunghi. Gli autisti temono dunque di poter guidare la propria auto più tardi del previsto,
- la sicurezza batterie non convince ancora appieno.
Gli svantaggi per l'azienda
- Lo smaltimento batterie è difficoltoso e inquinante. Esistono, ad oggi, ancora pochissime strutture in grado di smaltirle totalmente: in Europa, si concentrano in Germania, ma per uno smaltimento realmente completo ed efficace occorre guardare all’Estremo Oriente (Corea e Filippine), dove le aziende cinesi possiedono le giuste tecnologie per l’intero processo e smaltiscono tutte le batterie del loro mercato interno e di quello mondiale,
- i costi dei veicoli per l’azienda sono elevati,
- non ci sono incentivi per l’acquisto delle vetture elettriche per le aziende.
Vedremo allora, nei paragrafi successivi, come le aziende possano motivare i dipendenti alla scelta di veicoli green a fronte di queste loro perplessità.
Come l’azienda può promuovere l’uso dell'auto elettrica
I vantaggi per i dipendenti
Il passaggio all’elettrico comporta grandi vantaggi. È perciò determinante che l’azienda promuova l'accettazione di queste vetture da parte dei conducenti:
- i tempi di consegna sono lunghi, ma ormai non sono così diversi da quelli delle auto tradizionali,
- la ricarica impiega molto tempo, ma molti costruttori, ormai, assicurano la possibilità di ricaricare l’80% della batteria in soli trenta minuti, così da garantire energia sufficiente per gli spostamenti quotidiani, soprattutto cittadini,
- l’autonomia, che preoccupa moltissimo i conducenti, è maggiore o minore a seconda della capacità della batteria. Non è bassa a prescindere. Secondo lo studio di City-Rent: batteria da 45 kWh, autonomia tra i 230 e i 330 km; batteria da 58 kWh, autonomia tra i 300 e i 420 km; batteria di 77 kWh, autonomia tra i 390 e i 550 km; esistono addirittura modelli, come la Tesla Model S Plaid, che possono arrivare anche a 600 km di autonomia, o la Tesla Model 3 che arriva ai 602km, e modelli molto piccoli con autonomia che si aggira sui 100 km o meno. Questo è un punto cruciale su cui i costruttori lavorano alacremente,
- c’è grande comfort alla guida. Le auto elettriche sono infatti molto confortevoli grazie alla loro silenziosità estrema e alla loro fluidità nella guida,
- l’accelerazione è vivace. La prontezza di questi veicoli nella reazione all’accelerazione dovuta alla coppia nel motore, che è maggiore rispetto a quella delle endotermiche,
- l’inquinamento acustico è ridotto: grazie alla particolare silenziosità di questi veicoli, anche l’inquinamento acustico si riduce considerevolmente,
- le emissioni di CO2 sono ridotte/azzerate: con l’elettrificazione della flotta, ci si pone in linea con il Green Deal europeo e si contribuisce dunque alla sensibile diminuzione dell’inquinamento atmosferico.
- si hanno vantaggi nella circolazione cittadina: le auto elettriche usufruiscono gratuitamente dei parcheggi con strisce blu e possono circolare liberamente nelle Ztl e nei centri storici, così da ridurre i costi per l’azienda.
I vantaggi per l’azienda
- C’è un contenimento dei costi per il “rifornimento”: la ricarica elettrica costa sensibilmente meno rispetto al rifornimento con benzina/diesel,
- c’è un contenimento dei costi per la manutenzione: i veicoli totalmente elettrici necessitano di minor cura rispetto a quelli endotermici e consentono di risparmiare in maniera considerevole,
- esistono incentivi per le aziende sull’acquisto delle colonnine di ricarica. Si tratta del «Bonus Colonnine Elettriche», che prevede un contributo statale a fondo perduto del 40% (Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 25 agosto 2021),
- c’è un importante ritorno in termini di immagine: le aziende che sposano la causa ecologica e si impegnano nella transizione all’elettrico della propria flotta hanno un riscontro molto positivo in termini di immagine, acquisiscono infatti prestigio tanto a livello nazionale, quanto internazionale.
Le proposte dell'azienda per promuovere l'uso dell'auto elettrica tra i dipendenti
L’azienda, dunque, per promuovere tra i dipendenti l’utilizzo dei veicoli sostenibili ha la possibilità di:
- proporre ai dipendenti sondaggi sulle loro preferenze/abitudini alla guida per ottenere informazioni aggiuntive sulle loro necessità e poterle incontrare al meglio,
- proporre test drive per auto elettriche ai dipendenti, così da far loro avere una percezione diretta del funzionamento di questi veicoli,
- formare i dipendenti sull’utilizzo dei veicoli green e sulle loro grandi potenzialità e qualità, sottolineandone i vantaggi,
- garantire punti di ricarica in azienda o presso il domicilio dei dipendenti stessi,
- offrire la ricarica come benefit e non come servizio (almeno per un determinato periodo),
- organizzare un sistema di bonus e incentivi per coloro che sceglieranno veicoli green e non per i dipendenti che preferiranno veicoli tradizionali,
- sottolineare i vantaggi dei fringe benefit in busta paga per le auto sostenibili. Se l’auto aziendale è ibrida o elettrica, infatti, è più conveniente che sia contemplata come fringe benefit, perché a partire dall’1 luglio 2020, la tassazione dei veicoli a uso promiscuo è inversamente proporzionale al livello di emissioni dell’automobile in questione (più inquinano, più costano ai dipendenti).
Conclusioni: è necessario promuovere l'uso dell'auto elettrica in azienda
Considerando i grandi vantaggi legati alla transizione della flotta aziendale all'elettrico e la necessità sempre più stringente a livello normativo europeo, è quindi necessario che le aziende promuovano l'uso delle auto elettriche tra i dipendenti, facendo di tutto per:
- superare le loro remore,
- incontrare le loro esigenze,
- rassicurarli sui punti critici,
- formarli correttamente affinché siano sempre più consapevoli in materia,
- offrire loro bonus e incentivi per indirizzarli verso la sostenibilità.