Auto aziendale vs budget di mobilità: quale conviene di più?

Mettiamo a confronto l'auto aziendale e il budget di mobilità come benefit dell'azienda per i dipendenti. Quale risulta più conveniente?

August 7, 2024
June 21, 2023
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Introduzione: cambiano la mobilità e le esigenze dei dipendenti

La mobilità sta cambiando e, con essa, le necessità dei dipendenti, i quali hanno bisogno di:

  • una flessibilità sempre crescente,
  • soluzioni che si adattino ai nuovi stili di vita,
  • sostenibilità,
  • riduzione dei costi,
  • maggior libertà.

L’azienda, dal canto suo, ha sempre offerto benefit ai propri lavoratori: servizio mensa (aziendale, convenzionata, luoghi di ristorazione convenzionati vicini alla sede aziendale, …); buoni pasto (anche per la pausa pranzo in smart-working); telefono/pc/tablet; polizze assicurative; cassa sanitaria; supporto per mutui/finanziamenti; buoni scuola; sconti/convenzioni; auto aziendale; e così via.

L’auto aziendale è sempre stata tra i benefit preferiti dai dipendenti, ma oggi una nuova soluzione si profila all’orizzonte, quella del budget di mobilità.

Scopriamo allora: tra auto aziendale e budget di mobilità, quale conviene di più?

L’auto aziendale come benefit

Tra i fringe benefit prediletti dai dipendenti, accanto ai buoni pasto, ecco proprio l’auto, la quale può essere concessa:

  • a uso promiscuo (sia per scopi lavorativi che personali, nel caso in cui il veicolo sia a noleggio o in leasing),
  • a uso personale (quando il mezzo è di proprietà dell’azienda).

I vantaggi dell’auto come benefit

Per i dipendenti, ricevere l’auto aziendale come benefit conviene perché:

  • non devono accollarsi le spese dell’acquisto/noleggio del veicolo,
  • non devono preoccuparsi delle spese relative alla manutenzione, all’assicurazione, al bollo, al carburante (se presente carta carburante fornita dalla compagnia),
  • utilizzano il mezzo per spostamenti legati al lavoro durante la settimana e lo sfruttano per le proprie necessità nel tempo che eccede rispetto a quello lavorativo,
  • a seconda di ciò che è deciso da contratto, possono far guidare il veicolo anche ai familiari.

La tassazione dell’auto aziendale come benefit

Pur essendo un servizio che agevola e motiva il dipendente, l’auto aziendale come benefit non è del tutto gratuita, perché si somma al reddito. Sull’auto aziendale come fringe benefit grava, infatti, una forma di tassazione regolata dall’Art. 51 del T.U.I.R. (Testo Unico delle Imposte sui Redditi):

  • Per gli accordi sulla concessione dell’auto come fringe benefit presi prima del 1° luglio 2020, la tassazione si basa sulle tabelle chilometriche Aci (si tratta di tabelle pubblicate annualmente sulla Gazzetta Ufficiale. Vi si trovano i valori per tutti i veicoli esistenti sul mercato, suddivisi per tipologia, per motorizzazione e per il loro essere in produzione o meno): «è considerato reddito del dipendente il 30% del costo che deriva dal percorrere quindicimila chilometri in un anno con quel determinato tipo di automobile», recita la normativa.
  • Per gli accordi sulla concessione dell’auto come fringe benefit presi a partire dal 1° luglio 2020, invece, la tassazione dei veicoli a uso promiscuo è inversamente proporzionale al livello di emissioni dell’automobile in questione (più inquinano, più costano ai dipendenti).
  • Per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2021, inoltre, grazie a un emendamento al Decreto Sostegni-bis, cambiano le soglie di pagamento, si allargano leggermente le maglie: se prima, ad esempio, la tassazione era del 30% alla luce di emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 160 g/km, ora quel 30% comprende veicoli con emissioni tra i 61 e i 190g/km. Per emissioni tra 191 e 230 g/km diventa del 50%, e sopra i 230 g/km, è del 60%. La soglia resta invece immutata per la tassazione del 25% (veicoli con emissioni tra 0 e 60 g/km).

Il budget di mobilità come benefit

Le caratteristiche del budget di mobilità

Il budget di mobilità:

  • è un programma di benefit per i dipendenti che possono usufruire di un'indennità mensile per diverse modalità di trasporto a spese dell'azienda, per scopi privati o di pendolarismo;
  • è quindi un budget fisso per gli spostamenti che le aziende concedono ai propri dipendenti. (I dipendenti possono decidere autonomamente il mezzo di trasporto che desiderano utilizzare per raggiungere l'ufficio o una riunione di lavoro: mezzi pubblici, e-hailing, biciclette elettriche, taxi, e così via. L'idea alla base è che i dipendenti abbiano la massima flessibilità e possano optare per alternative ecologiche;
  • è un budget che va a vantaggio di tutti i dipendenti e di tutta l'azienda. (Permette a una cerchia più ampia di persone, oltre a quelle che hanno diritto a un'auto, di viaggiare a spese dell'azienda. Essa stabilisce infatti un budget fisso per ogni dipendente e mette a disposizione liberamente l'importo rimanente. I dipendenti attenti ai costi che utilizzano i mezzi pubblici, ad esempio, trarranno particolare vantaggio);
  • è un'alternativa all'auto aziendale. Non si tratta di una misura per sostituirla completamente o per bandirla dall'azienda.

I vantaggi del budget di mobilità

Per i dipendenti

  • È un sistema di ricompensa per i dipendenti (è infatti possibile utilizzare liberamente l'importo rimanente se non viene speso per i costi di mobilità),
  • aumenta l'uguaglianza tra i dipendenti. (Di solito, infatti, l'auto aziendale è disponibile solo per i dipendenti senior, per i dirigenti e per il personale sul campo. Il budget per la mobilità può essere invece distribuito in modo più uniforme e non favorisce solo alcune figure),
  • è un incentivo a comportamenti orientati verso la mobilità sostenibile,
  • elimina la necessità di cercare parcheggio, riducendo così la congestione del traffico, soprattutto nelle aree urbane,
  • dà maggiore flessibilità e possibilità di adattamento ai nuovi ritmi di vita e di lavoro (lavoro da remoto, home office, …).

Per i datori di lavoro

  • Consente una maggiore inclusione dei dipendenti,
  • comporta agevolazioni fiscali,
  • è un sistema di ricompensa implicito per i dipendenti,
  • porta un miglioramento dell'immagine dell’azienda,
  • riduce i costi rispetto al concedere auto aziendali.

I limiti del budget di mobilità

Nonostante la volontà delle aziende di istituire un sistema dinamico di regolamentazione della mobilità stia crescendo, esistono alcuni limiti:

  • i budget di mobilità sono particolarmente indicati nelle aree urbane, dove c'è una buona scelta di biciclette elettriche, scooter e una rete di trasporti pubblici molto buona, ma nelle aree rurali la scelta è molto più limitata. Qui l'auto resta una necessità per la maggior parte dei dipendenti.
  • Comporta uno sforzo organizzativo maggiore, sia da parte dell'azienda che del dipendente.
  • La maggior parte dei dipendenti più giovani è favorevole a un budget per la mobilità, mentre i dipendenti più adulti sono solitamente più scettici sull'argomento, temendo di essere limitati da un quadro di mobilità fisso.
  • In un'azienda ci sono persone per le quali l'auto aziendale è essenziale. Chi si occupa di assistenza sul campo e gli addetti alle vendite che devono recarsi regolarmente presso i clienti hanno bisogno di opzioni di mobilità. Anche loro possono beneficiare di un budget per la mobilità, anche se è opportuno stabilire quale mezzo di trasporto può essere utilizzato al meglio. È necessaria una certa flessibilità da entrambe le parti. La fornitura ai dipendenti di un abbonamento ferroviario per gli appuntamenti con i clienti può garantire una certa flessibilità. Si può anche pensare a un pool di veicoli elettrici, anche se occorre garantire una disponibilità costante e una capacità di ricarica sufficiente.

Conclusioni: conviene di più l’auto aziendale o il budget di mobilità?

A un primo sguardo, sembra che il budget per la mobilità renda l'auto aziendale obsoleta, un concetto superato. Ma non è così, perché continueranno a esserci numerosi dipendenti e ragioni che deporranno a favore dell'auto aziendale.

In questo contesto occorre tenere conto:

  • delle condizioni di lavoro dei dipendenti e della distanza/del percorso che devono affrontare per recarsi al lavoro,
  • dell'ubicazione dell'azienda. Nelle zone rurali, spesso non c'è la possibilità di accedere a un sistema di trasporto pubblico ben funzionante.

La semplice abolizione dell'auto aziendale non è quindi una soluzione adeguata ed è piuttosto probabile che susciti proteste.

In conclusione, dunque:

  • la mobilità evolve velocemente,
  • sono richieste soluzioni flessibili,
  • non sempre l'auto aziendale è il mezzo preferito,
  • veicoli in pool, modelli di car sharing o anche l'uso di un budget di mobilità versatile possono portare a nuovi impulsi.

Tuttavia:

  • è necessario tenere conto di molti dettagli, poiché l'introduzione di un budget di mobilità come alternativa all'auto aziendale non è un'opzione valida necessariamente per ogni sede o dipendente.

Piuttosto, tale budget dovrebbe essere visto come un'alternativa adeguata e molto contemporanea. Si tratta di un approccio interessante che sicuramente verrà adottato da un numero sempre crescente di aziende e società nel prossimo futuro.

Prima di introdurre un budget per la mobilità:

  • si effettuerà un'indagine o un'analisi completa del parco auto, del comportamento di guida e delle esigenze dei dipendenti.

In questo percorso, il fleet manager diventa anche un mobility manager e il software di gestione della flotta fornisce un notevole supporto.

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