Sostenibilità per la flotta
La sostenibilità sta diventando obiettivo primario di ogni azienda, in particolare in virtù della svolta ecologica auspicata dal piano del Green Deal europeo, quella che prevede “zero emissioni nette entro il 2035”.
Vediamo allora come si possano perseguire gli obiettivi di sostenibilità:
- nella flotta aziendale;
- al di fuori del parco auto.
La sostenibilità all’interno della flotta aziendale
L’azienda ha diverse strategie a disposizione per perseguire i propri obiettivi di sostenibilità all’interno del proprio parco auto.
Vediamole nel dettaglio.
L’elettrificazione della flotta
Il primo (e forse il più intuitivo) tra gli impegni che l’azienda può assumersi per ridurre drasticamente la propria impronta ecologica consta nella transizione all’elettrico.
Il passaggio a mezzi a basse (o zero) emissioni non è un’operazione semplice, né rapida, ma con il giusto supporto (ad esempio quello di un software di gestione), l’azienda ha la possibilità di operare l’elettrificazione in maniera estremamente efficace.
L’eco-guida
L’azienda deve sensibilizzare e formare i driver (con corsi di aggiornamento periodici) verso un uso corretto del veicolo che si trovano a condurre, affinché:
- la loro guida si faccia opportuna e tranquilla,
- si riducano sensibilmente gli sprechi di carburante (e non solo) tipici di uno stile di guida aggressivo.
Questo potrebbe apparire come un costo extra per l’azienda, ma, in realtà, altro non è se non un ottimo investimento.
I premi
È buon uso premiare le prestazioni di guida migliori, dunque green, per incentivare tutti i dipendenti a fare sempre meglio.
I tempi di sosta
Se il veicolo si trova a sostare per più di sessanta secondi, è bene che il motore venga spento. Il carburante usato e l’impronta ecologica per riavviare il mezzo, infatti, sono minori di quelli necessari per mantenere il veicolo acceso mentre si trova fermo.
L’auto appropriata per il percorso
È importante selezionare veicoli che abbiano una potenza calibrata alla prestazione che devono effettuare (ai viaggi brevi e frequenti, ad esempio, meglio destinare mezzi poco potenti, di bassa cilindrata).
Gli pneumatici
La pressione e lo stato di usura degli pneumatici vanno sempre tenuti sotto controllo. Meno sono performanti, infatti, più carburante si sprecherà, più emissioni si avranno.
La revisione dei veicoli
La revisione periodica dei veicoli (olio, filtro aria, pressione gomme, pneumatici, motore, parti meccaniche, freni, …) è un accorgimento che consente di ridurre il degrado dei mezzi e di garantire minor consumo di carburante, quindi una maggior capacità green.
Le rotte
Il fleet manager dovrà monitorare con attenzione il tipo di rotta che le vetture percorreranno, così da contenere sprechi di carburante e da inquinare meno. Meglio affidarsi, ad esempio, per le lunghe percorrenze, a tratti stradali molto scorrevoli, così da garantire una guida piuttosto uniforme, senza eccessi nelle emissioni.
L’uso di carte carburante
L’adozione di carte carburante consentirà un monitoraggio serrato sui consumi di ciascun autista e l’individuazione di anomalie e sprechi, inappropriati per l’ambiente.
Budget sul carburante
Con l’impostazione di un tetto massimo per il rifornimento, si conterranno:
- sprechi sconsiderati,
- viaggi più lunghi del dovuto,
- con una conseguente limitazione sulle emissioni.
Il controllo di costi e fatture
Monitorando in maniera capillare costi e fatture per ciascun mezzo, si individuano nell’immediato i driver che spendono di più pur avendo veicoli simili ad altri e si può intervenire per tempo sullo spreco.
Un software di gestione della flotta (come quello di Avrios) può aiutare con la sostenibilità
Il software di gestione si rivela di fondamentale importanza anche per la sostenibilità, perché importando sulla piattaforma tutte le transazioni dei rifornimenti, le fatture, lo stato dei veicoli, a quali driver sia assegnato ciascun mezzo, come vengano usate le varie auto, e così via, si ottiene una visione d’insieme completa che porta una notevole trasparenza e una percezione nitida e immediata di eventuali criticità.
Con il software Avrios, ad esempio, è possibile:
- monitorare consumi ed emissioni di CO2;
- ricevere notifiche (filtrate e del tutto personalizzabili) in tempo reale su sprechi e possibili problematiche, come l’utilizzo di carburanti premium laddove non sia necessario;
- avere valutazioni sempre aggiornate sui consumi in base ai rifornimenti e dunque capire quali veicoli eccedano nel rifornimento.
Tutto questo porta a una tempestività considerevole nell’individuazione dei punti di debolezza e alla possibilità, dunque, di poter procedere con una pronta risoluzione.
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Strategie per la sostenibilità nella flotta aziendale
23.02.23
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La sostenibilità oltre la flotta
Gli obiettivi di sostenibilità ambientale sono perseguibili, da parte dell’azienda, anche al di là del parco auto.
Analizziamo in che modo.
Le aziende che vogliano perseguire obiettivi di sostenibilità (oltre ad adottare accorgimenti legati strettamente alla flotta, che vedremo nel prossimo articolo) devono preoccuparsi principalmente di:
- 1. produzione energia (attingendo alle risorse che circondano l’azienda e usando energia rinnovabile);
- 2. gestione rifiuti (raccolta differenziata, smaltimento corretto, riparazione e riutilizzo);
- 3. riduzione consumi (soluzioni plastic-free in tutta l’azienda, riciclo/riutilizzo materiali, ammodernamento impianti per ridurre sprechi);
- 4. sensibilizzazione e motivazione dei dipendenti (con corsi e suggerimenti pratici);
- 5. lavoro da remoto (video-call e smart-working);
- 6. piani di mobilità sostenibile (micromobilità green nella flotta – biciclette scooter monopattini,…; mobilità condivisa da e verso il lavoro);
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La sostenibilità aziendale oltre la flotta
16.02.23
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