Auto elettriche: sfide e prospettive del 2024 per privati e aziende
Vediamo in dettaglio che cosa attende privati e aziende a livello nazionale e globale nel mondo delle auto elettriche: cosa cambierà?
Introduzione
Quello del passaggio all’elettricità è un trend di grande tendenza, oggi. Molti privati e molte aziende avvertono la necessità e la volontà di ridurre le loro emissioni di CO2 e l’acquisto di un veicolo elettrico o l’elettrificazione della flotta rappresentano un approdo estremamente efficace per:
- abbracciare una filosofia più green,
- agire nell’ottica della svolta ecologica auspicata dal piano del Green Deal europeo che prevede «zero emissioni nette entro il 2035»,
- guadagnare in termini di immagine (in particolare, le aziende).
Vediamo allora quali saranno, per questo 2023:
- 1) gli incentivi statali (per l’acquisto di veicoli elettrici e per l’installazione di colonnine di ricarica);
- 2) le prospettive (in positivo e in negativo) a livello nazionale e globale (il costo dell’elettricità; i costi di produzione delle auto/delle batterie; il Global Price Cut del 2023 – taglio sui prezzi a livello mondiale – di Tesla e il Price cut su alcuni modelli di Model Y negli Stati Uniti e in Germania nel 2024)
legati alla mobilità elettrica per i privati e per le aziende e proviamo a trarre delle
- 3) conclusioni.
1) Gli incentivi statali
1.1. Incentivi per l’acquisto di auto elettriche (per privati e per piccole e medie imprese – comprese le persone giuridiche)
Il governo ha stanziato, per agevolare l’acquisto di mezzi a bassa emissione di CO2 (Ecobonus):
- 650 milioni di euro per gli anni 2022, 2023, e 2024. Il bonus includerà l’acquisto, anche in leasing, di auto elettriche, ibride ed Euro 6, moto elettriche e il car-sharing.
- Purtroppo, però, non sono previsti bonus per le flotte aziendali (le quali usufruiscono, invece, di incentivi per l’installazione di punti di ricarica interni all’azienda. Si veda paragrafo 1.2. del presente articolo).
Il bonus è diviso in base a tre fasce di emissioni di CO2 e può aumentare con la rottamazione di un veicolo più inquinante. Il decreto fornisce dati molto dettagliati. Sarà possibile ricevere:
- fino a 5 mila euro di bonus con rottamazione di un veicolo di classe inferiore a Euro 5;
- fino a 3 mila euro senza rottamazione, per le auto elettriche nella fascia tra 0 e 20 grammi di emissioni di CO2;
- fino a 4 mila euro con rottamazione e fino a 2 mila senza, per le ibride plug-in con emissioni tra i 21 e i 60 grammi di CO2;
- un massimo di 2 mila euro, solamente con la rottamazione di un’auto compresa nelle classi tra Euro 0 e Euro 5, per i veicoli con emissioni di Co2 tra i 61 e i 135 grammi.
Per i veicoli commerciali
Le piccole e medie imprese (comprese anche le persone giuridiche) che esercitano l’attività di trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi, possono beneficiare di incentivi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. Il contributo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4.
(I veicoli N1 sono quelli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t; mentre i veicoli N2 hanno massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t).
Ecco lo schema degli incentivi per i veicoli commerciali elettrici previsti negli anni 2022, 2023 e 2024:
- 4.000 euro per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 t;
- 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 t e fino a 3,5 t;
- 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 fino a 7 t;
- 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 t e fino a 12 t.
Il tetto massimo
Questo bonus contempla un tetto massimo di spesa per l’acquisto del nuovo veicolo: non tutte le auto vendute in Italia, dunque, saranno acquistabili con i contributi statali, anche se rientreranno nelle fasce previste. Il limite mira a disincentivare l’acquisto di marche lussuose e troppo care.
Il tetto massimo di prezzo per l’acquisto di:
- auto elettriche sarà di 35 mila euro, Iva esclusa;
- ibride plug-in sarà di 45 mila, Iva esclusa;
- altri modelli sarà di 35 mila euro, Iva esclusa.
1.2. Incentivi per installazione colonnine di ricarica (per aziende – e privati)
- Come accennato, le aziende, in Italia, non possono approfittare degli incentivi sull’acquisto o sul leasing di auto a basse, bassissime o zero emissioni, ma di un altro tipo di bonus: il «Bonus Colonnine Elettriche» (gestito dalla società Invitalia, dovrebbe essere prorogato anche per il 2023 – il decreto attuativo si avrà in febbraio).
- Il Governo e il Ministero della Transizione Ecologica hanno stanziato 90 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture e punti di ricarica per auto elettriche (Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 25 agosto 2021).
- Quest’iniziativa è dedicata ad aziende, enti pubblici, e privati che svolgono attività commerciali (quindi: persone fisiche che esercitano attività commerciali, artistiche e professionali e persone soggette all’imposta sul reddito delle società - IRES).
2) Le prospettive sull’elettrico a livello nazionale e globale
Le questioni principali legate alla mobilità elettrica in questo 2023 riguarderanno:
- 2.1. il costo dell’elettricità;
- 2.2. i costi di produzione delle auto/delle batterie;
- 2.3. il Global Price Cut (taglio sui prezzi a livello mondiale) di Tesla del 2023 e il Price Cut del 2024 su alcuni modelli di Model Y negli Stati Uniti e in Germania
Vediamole nel dettaglio.
2.1. Il costo dell’elettricità
ARERA dichiara che:
- «Con il calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici e l’attuazione da parte di ARERA degli interventi del Governo contenuti nella legge Bilancio, per il primo trimestre del 2023 il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela si riduce del -19,5%».
Ma aggiunge anche che:
- «la variazione percentuale pur marcata del costo dell’energia elettrica non deve spingere a conclusioni affrettate, perché i mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità, la stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti».
Quindi, sebbene un iniziale entusiasmo, è bene mantenere i piedi ben saldi a terra e attendere gli sviluppi del mercato globale, perché il prezzo potrebbe tornare a salire, incidendo, così, anche sulla mobilità elettrica.
2.2. I costi di produzione delle auto/delle batterie
- Il prezzo dell’energia oscilla, a livello globale;
- il prezzo della produzione dei componenti delle automobili e degli automezzi resta estremamente elevato;
- il prezzo delle materie prime rimane ancora troppo alto, seppur in corsa per abbassarsi;
perciò i prezzi delle batterie per il 2023 e per il 2024 cresceranno insieme a quelli dei veicoli elettrici.
Si pensa che si troverà un equilibrio tra le capacità estrattive di materie prime e la domanda di vetture elettriche verso il 2025/2026, momento in cui, probabilmente, si potranno avere ribassamenti nei costi di produzione.
Ma c’è uno spiraglio aperto da Tesla. Vediamo di che cosa si tratta.
2.3. Il Global Price Cut del 2023 (taglio sui prezzi a livello mondiale) e il Price Cut del 2024 di Tesla
Gli sconti di Tesla nel mondo
Tesla, con l’avvio del 2023, ha:
- tagliato i prezzi dei suoi veicoli elettrici a livello globale fino al 20%,
- messo dunque in opera un'aggressiva azione di sconto e di sfida ai concorrenti.
Elon Musk ha infatti riconosciuto che l’anno scorso i prezzi erano diventati «embarrassingly high» (davvero troppo alti) e che avrebbero potuto danneggiare la domanda. Le azioni hanno infatti chiuso nel 2022 in ribasso dello 0,9% dopo essere scese fino al 6,4%.
Tesla ha abbassato dunque i propri prezzi in tutto il mondo.
Nel 2024, invece, Tesla ha:
- temporaneamente tagliato i prezzi di alcune delle sue auto Model Y negli Stati Uniti fino al 29 febbraio 2024, meno di un mese dopo che la casa automobilistica ha tagliato i prezzi della Model Y in Germania.
- ridotto i prezzi della Model Y a trazione posteriore e della Model Y Long Range di 1.000 dollari, rispettivamente a 42.990 e 47.990 dollari, con uno sconto del 2,3% e del 2% rispetto ai prezzi precedenti.
I prezzi della variante Model Y Performance e di altri modelli sono rimasti invariati.
Gli sconti di Tesla in Italia
In Italia gli sconti di Tesla riguarderanno le due best-seller, la Model 3 e la Model Y:
- sulla Model 3 si potrà risparmiare fino a 12.500 euro;
- sulla Model Y, fino a 3.000.
Ma:
- i due modelli non potranno accedere agli incentivi statali
- perché superano la soglia massima dei 42.700 euro (Iva compresa) per poter ottenere i fondi.
Ripercussioni dei tagli di Tesla
L’azione così aggressiva di Tesla:
- ha scatenato le ire di chi aveva appena acquistato una Tesla e si è trovato, pochi giorni dopo, lo stesso modello con un prezzo molto più basso (in Cina ci sono stati grandi rimostranze presso i concessionari da parte degli acquirenti per avere rimborsi);
- scatenerà, a livello mondiale, una “Price War” (guerra di prezzi) tra i produttori maggiori di veicoli elettrici, che vorranno restare nel mercato ed essere competitivi;
- eliminerà i concorrenti più piccoli, che non potranno sostenere questa competizione spietata.
3) Conclusioni
Il 2023, in sostanza, non sarà ancora, per il nostro paese in particolare, un anno di svolta per l’elettrico, ma qualche spiraglio sembra aprirsi, tra:
- timidi e sporadici cali previsti nel costo dell’energia e
- una price war globale sui veicoli elettrici.
Occorrerà però attendere ancora qualche anno affinché l’auto elettrica non sia più un bene di lusso, come già accade nei paesi del Nord Europa (in Norvegia, su tutti).