Robotaxi: come cambieranno la mobilità nel 2025

Che cosa sono i robotaxi e come cambieranno la mobilità nel 2025? Saranno effettivamente presenti su strada e potranno essere utilizzati? Vediamolo insieme.

September 24, 2024
September 24, 2024
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Robotaxi: che cosa sono

Il robotaxi o robot-taxi:

  • è un'auto a guida autonoma,
  • opera come taxi,
  • non ha un autista,
  • i passeggeri possono prenotarne uno tramite un'applicazione per smartphone.

Waymo è stata la prima azienda a offrire servizi di robotaxi al pubblico: dal 2019, propone infatti corse senza conducente a Phoenix, nella East Valley.

Le caratteristiche dei robotaxi

Secondo la SAE (Society of Automotive Engineers), un veicolo definito robotaxi dovrebbe:

  • avere almeno il livello di autonomia 4, definito ad "alta automazione",
  • essere in grado di eseguire tutte le attività di guida indeterminate condizioni (con la possibilità che un conducente umano assuma il controllo del veicolo se necessario, sia da remoto che a bordo),
  • poter eseguire da solo tutte le attività di guida in tutte le condizioni se raggiunge il livello di autonomia 5, "piena automazione".

I robotaxi si basano su una serie di tecnologie avanzate che ne consentono un funzionamento sicuro ed efficiente.

Le tecnologie che muovono i robotaxi

Ecco alcune tecnologie chiave che alimentano i robotaxi:

  • Sensori e percezione: la tecnologia LiDAR (Light Detection and Ranging, ossia un sistema radar che, servendosi della luce in forma pulsata di laser, permette di identificare oggetti presenti sul percorso e di evitare collisioni) aiuta i robotaxi a rilevare oggetti in situazioni di scarsa illuminazione che i conducenti umani non vedrebbero. Secondo Waymo, i suoi sistemi LiDar sono in grado di individuare un casco a due campi da calcio di distanza.
  • Localizzazione e mappatura: l'integrazione GPS e le mappe adalta definizione (HD) forniscono una rappresentazione e una mappatura dettagliate dell'ambiente. Alcuni robotaxi (tra cui Zoox Robotaxi di Amazon) sono già in fase di produzione con una mappa dettagliata dell'ambiente. Questo li aiuta a capire tutto sull'infrastruttura circostante, le regole stradali, i limiti di velocità, la posizione dei segnali e altro ancora.
  • Pianificazione e processo decisionale: con l'intelligenza artificiale si può pianificare lil percorso, rilevare gli ostacoli e selezionare i movimenti dei robotaxi.

I robotaxi sono inoltre dotati di sistemi di controllo del veicolo su:

  • sterzo,
  • accelerazione,
  • frenata dell'auto.

Anche le tecnologie di comunicazione avanzate sono una parte vitale dei robotaxi. Ciò include la comunicazione:

  • da veicolo a veicolo (V2V),
  • da veicolo a infrastruttura (V2I),

che consentono al robotaxi di scambiare dati con altri veicoli e infrastrutture per migliorare il coordinamento e la sicurezza.

I vantaggi dei robotaxi sulla mobilità

Ecco i vantaggi legati alla diffusione del servizio di robotaxi:

Minor impatto ambientale

  • L'adozione su larga scala di e-robotaxi potrebbe portare auna significativa riduzione delle emissioni di CO2 a livello globale, poiché i veicoli elettrici emettono quasi tre volte meno anidride carbonica rispetto ai veicoli a benzina o diesel;
  • i robotaxi offrono anche la possibilità di trasporto condiviso che porta un minor numero di auto sulla strada, riduce la congestione e aumenta lo spazio di parcheggio, contribuendo così a un ambiente più green.

Sicurezza

Diversi studi dimostrano che il oltre il 90% degli incidenti stradali si verifica a causa di errori umani. Nel frattempo, il National Cente rfor Biotechnology Information (NCBI) afferma che i veicoli autonomi hanno il potenziale per mitigare fino al 90% delle vittime della strada, eliminando gli incidenti causati da errori umani. I robotaxi possono aiutare a ridurre i sinistri e migliorare la sicurezza.

I limiti dei robotaxi nella mobilità attuale in Italia

Nel nostro Paese:

  • è attualmente consentita, per legge, solo l’omologazione di veicoli di livello SAE 2, quindi a guida cooperativa, non autonoma, ove la responsabilità resta completamente del conducente in caso di incidente,
  • i modelli di auto più evoluti mirano dunque al livello 3, mentre il 4 e il 5 sono un miraggio relativamente lontano, che si presume possa essere realtà tra oltre dieci anni.

Per una guida totalmente autonoma, saranno necessari profondi cambiamenti a livello:

  • stradale (si avranno “strade intelligenti” o smart roads che interagiranno con i mezzi grazie, ad esempio, a vernici speciali, fotosensibili o sensibili alla temperatura, necessarie a sostituire l’illuminazione e i segnali verticali, e ad altri stratagemmi e dispositivi),
  • di traffico,
  • di costo – elevato – degli automezzi, perciò sarà necessario che la società sia preparata per affrontare questa rivoluzione.

In Italia, dunque, l’orizzonte dell’uso reale dei robotaxi sembra ancora molto, molto lontano.

Robotaxi: esperimento temporaneo o scenario futuro? Lo studio di Forbes per il 2025

Forbes sta pubblicando numerose analisi in materia di robotaxi. In una tra le più recenti ha lasciato emergere una domanda fondamentale: questo dei robotaxi è solo un esperimento o si tratta davvero di uno scenario che apparterrà al nostro futuro?

Cruise e Uber: verso una realtà?

Cruise (l'unità robotaxi di General Motors) quest’anno:

  • ha riportato in strada i propri robotaxi,
  • si sta avvicinando a Uber, così che, in futuro, si possa prenotare un Cruise o un Uber direttamente dalla stessa app.

Al momento, però, le due società hanno ancora app separate e stanno apprendendo strategie reciprocamente:

  • Cruise imparerà tutto sull'ecosistema Uber,
  • Uber imparerà come gestire e inviare i robotaxi di terzi,
  • entrambi ricaveranno denaro dalle corse,
  • Uber potrà trarre vantaggio, anche d’immagine, dai nuovi veicoli high-tech.

Uber, però, dal canto suo vorrebbe collaborare con fornitor i diversi di robotaxi, mentre Cruise vorrebbe mantenere l’esclusiva.

Il futuro è dunque ancora incerto, ma sembra percorribile.

Il ruolo di Tesla: ancora molto incerto

In questo panorama, Tesla:

  • ha un ruolo ancora molto incerto,
  • non è ancora lontanamente vicina ad avere un robotaxi funzionante,
  • sogna di averne uno, talvolta come auto di serie, talaltra come veicolo progettato su misura,
  • ha parlato di noleggio dei propri futuri robotaxi in una rete Tesla, non attraverso una terza parte come Uber,
  • il 10 ottobre, in California, presenterà un proprio modello di robotaxi (che verosimilmente sarà chiamato Cybercab) personalizzati e alcuni piani futuri.

Conclusioni

La mobilità del 2025, soprattutto quella del nostro Paese, non vedrà l'inserimento dei robotaxi nella quotidianità.

Occorrerà attendere anni prima che auto autonome possano circolare sulle nostre strade, perché le infrastrutture non sono ancora adeguate e la legge non permette alti gradi di automazione.

Dal 10 ottobre, però, scopriremo come si muoveranno i mercati globali in materia, con la presentazione del robotaxi di Musk.

Words by:
Emanuela